Una Mini-Guida ai Mind Sport, gli sport della mente, con le loro federazioni, le loro olimpiadi ed i loro festival. Conosciamoli meglio e vediamo anche qualche consiglio utile per migliorare le prestazioni al tavolo da gioco.
Tra siti internet, forum e festival organizzati in giro per il mondo, quello dei “Mind Sports” è diventato un vero e proprio movimento culturale. Del quale potreste esser parte anche voi. A vostra insaputa, si intende.
Il termine “Mind Sport” – che qui ci prendiamo tutto il diritto di tradurre in italiano come “sport della mente” – è diventato di uso comune solo in tempi relativamente recenti.
Stando a quanto raccontano le cronache, infatti, questo sarebbe stato sdoganato da un articolo apparso nel 1997 sul “Times” nel quale si raccontava della prima edizione della “Mind Sport Olympiad”, l’Olimpiade degli sport mentali organizzata in quell’anno alla Royal Festival Hall di Londra.
Popolarissima nel Regno Unito, la disciplina degli sport della mente ha avuto negli anni alcuni importantissimi riconoscimenti pubblici che senza dubbio hanno contribuito ad aiutarne l’ascesa.
Nel 2002, ad esempio, l’allora Ministro dello Sport inglese decise di incontrare i giocatori della squadra di bridge di Sua Maestà, indirizzandogli un discorso d’incoraggiamento nel quale chiamò ad un preciso impegno nei confronti del mondo dei mind sport.
“Credo dovremmo trattare l’agilità mentale allo stesso modo dell’agilità fisica. Gli sport della mente devono unirsi in associazioni nazionali e discutere con il governo per trovare il modo migliore per cambiare le vecchie leggi che li disciplinano”.
Aveva ragione. Dieci anni dopo le cose sono cambiate, ed i Mind Sport sono cresciuti forse anche più di quanto ci si potesse allora aspettare.
Come si definisce uno sport della mente?
Trovare una definizione di mind sport non è facile, visto che procedere con ragionamenti ad esclusione oppure ad inclusione non finisce con il portare a grandi risultati.
Lo statuto dell’IMSA, l’International Mind Sports Association, non riporta alcuna definizione ufficiale ma offre comunque un aiuto per comprendere quali siano i fondamenti di questa disciplina sportiva dal momento che i membri fondatori dell’organizzazione sono la Federazione Mondiale del Bridge (WBF), la Federazione Mondiale dei Giochi di Dama (FMJD), la Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE) e la Federazione Internazionale di GO (IGF).
Dunque: scacchi, bridge, go e dama sono tutti classificabili come sport della mente. È una prima certezza. Un appiglio importante.
La Mind Sports Organization, che poi è anche l’organizzazione più importante nel mondo degli sport della mente – nonché organizzatrice delle Olimpiadi di Mind Sports dal 1997 -, ha compilato una lista di 121 giochi da considerare mind sport a tutti gli effetti.
Tra i nomi inseriti, oltre a quelli già nominati dall’IMSA, troviamo anche giochi di carte come il 7 Card Stud, l’Omaha ed il Texas Hold’Em; mitici giochi da tavolo come Carcassonne, Monopoli e Diplomacy e pure qualche “classico” da smartphone come il Mah Jong, le parole crociate e lo Scarabeo.
Secondo Wikipedia, per chi si accontenta di poco, possiamo comunque dire che gli sport della mente vengono definiti come degli “sport o giochi di abilità nei quali la componente mentale è superiore a quella fisica”.
Insomma, non è moltissimo – ma è comunque un buon inizio.
La Dimensione Internazionale dei Mind Sport
Anche se l’Italia sembra esser rimasta un po’indietro nel campo degli sport della mente – complice probabilmente una legge che dal 2008 ha posto limiti durissimi ai giochi –, il resto del mondo sembra esser stato abbondantemente conquistato dal fascino degli sport che preferiscono l’esercizio del cervello a quello dei muscoli.
Olimpiadi a parte, le diverse organizzazioni e federazioni attive nel campo dei mind sport sono infatti da tempo impegnate nella realizzazione di una moltitudine di eventi che sembrano riscuotere un ottimo successo ovunque queste vengano organizzate.
Tra le manifestazioni più importanti in assoluto nel mondo degli sport della mente ci sono senza dubbio i World Mind Sports Games (WMSG), i giochi mondiali di Mind Sports organizzati ogni quattro anni dalla International Mind Sports Association.
Inaugurati nel 2008 a Beijing, i WMSG si sono ripetuti nel 2002 a Lille ed hanno già in programma una super terza edizione che li dovrebbe portare a Rio de Janeiro nel 2016.
Tra Olimpiadi e Giochi Mondiali, gli appassionati di Mind Sports si ritrovano spesso in altri eventi internazionali “minori” organizzati in giro per l’Europa.
Dopo aver invaso Praga e Vienna, la carovana degli sport della mente si prepara a conquistare la Costa del Sol con un nuovo Festival organizzato dalla “Living it Loving it” che promette di accendere la primavera di Marbella con un evento decisamente sorprendente.
Che, in fin dei conti, potrebbe davvero essere molto più divertente di tanti altri.
Consigli utili per chi pratica Mind Sport
Se volete cimentarvi negli sport mentali allora è bene tenere la mente sempre fresca e allenata. Se pensate che il modo per farlo sia giocare no-stop allora vi sbagliate di grosso.
Ecco per voi qualche consiglio utile per avere maggiori possibilità di eccellere nei mind sport:
Fate Sport e Allenate il Corpo
Mente sana in corpo sano dicevano già i filosofi dell’antica Grecia e non a caso le Olimpiadi furono proprio originate lì.
Svolgere una regolare attività fisica può aiutare molto nelle vostre prestazioni nei mind sport in quanto migliora non solo il vostro stato di salute in generale ma anche la circolazione di ossigeno nel vostro corpo. E niente è più importante dell’ossigeno quando si tratta di fare lunghe sessioni di gioco.
Dormite un Buon Numero di ore
In molti sottovalutano quanto il sonno sia importante non solo per gli atleti che devono ristorare la muscolatura ma anche per chi pratica sport mentali.
Pensare di giocare e allenarsi fino a notte fonda e poi concedersi solo 4 o 5 ore di sonno è la peggiore delle strategie per chi pratica dei mind sport. Il corpo ha bisogno di almeno 8 ore di sonno a notte per poter funzionare al meglio, cervello compreso.
Fate cose manuali
Ebbene si. Anche se siete dei cervelloni e praticate i più difficili mind sport del pianeta, un buon allenamento per voi è proprio quello di svolgere dei lavori manuali.
Molti studi dimostrano che intervallare delle attività manuali e fisiche allo sport mentale migliora le prestazioni e favorisce la vostra performance al tavolo da gioco.
Un buon esempio sono i DIY (do it yourself) letteralmente “fattelo da solo”! Dedicarsi ad attività creative e manuali per la creazione di oggetti, decorazioni e qualsiasi altro tipo di “costruzione” vi venga in mente può aiutare a fare la differenza anche sul campo di gioco.
In rete troverete migliaia di video tutorial e ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.