Forse non tutti sanno che ormai le vincite nei casinò terrestri – a partire da un certo importo – non vengono più pagate in contanti. In questo modo si possono dimostrare i redditi esenti dalle tasse e dormire sonni tranquilli. In questa pagina CasinoTop10 ti aiuta a capire meglio come funziona la tassazione vincite nelle sale da gioco terrestri e, soprattutto, nei casino online.
Ormai, tutti i casino terrestri pagano le vincite superiori a 999,99 euro attraverso l’emissione di un assegno o di un bonifico bancario. Questo perché da un paio d’anni è entrata in vigore la legge che vieta pagamenti in contanti superiori a 1.000 euro; tale norma, voluta dall’allora governo Monti per contrastare l’evasione fiscale e, seppure in minore misura, il riciclaggio di denaro. Vediamo insieme come funziona nel mondo online e nelle sale terrestri.
Le Vincite Online vanno dichiarate?
Una delle questioni più controverse in Italia per quanto riguarda la regolamentazione del gioco è quella della dichiarazione dei redditi.
Moltissimi lettori ci chiedono se è necessario o meno dichiarare una vincita al casinò online o presso siti di bookmakers e scommesse sportive. Stessa domanda viene fatta per quanto riguarda le classiche macchinette da bar oppure i bookmakers dal vivo dove si giocano prevalentemente scommesse sul mondo del calcio e sport vari.
Distinzione tra i casino online e terrestri:
- Se giochi dal vivo presso una ricevitoria o un bookmakers e vinci un qualsiasi importo non devi dichiarare nulla in quanto la somma vinta è già regolamentata e tassata dallo stato. È però buona usanza conservare per almeno 5 anni qualsiasi eventuale ricevuta o scontrino relativa alla vincita.
- Se giochi in un casino online AAMS, quindi registrato presso i Monopoli di Stato, e vinci dei premi in denaro, non sarà necessario neanche in questo caso dichiararli nel 730. Ogni vincita è infatti già tassata e i vari provider di gioco tramite l’agenzia delle dogane dichiarano tutto quello che c’è da dichiarare;
- Puoi quindi stare tranquillo e giocare liberamente alla roulette online senza preoccuparti di dover dichiarare le vincite perchè tutto è già tassato e pronto solo per essere incassato!
Cosa succede se si vince giocando su un sito che non ha regolare licenza?
Premesso che dovresti evitare di giocare su siti che non dispongono di una regolare licenza rilasciata dai Monopoli di Stato, ci possono tuttavia essere casi in cui i giocatori non si accorgono di questa cosa, oppure le sale online dispongono di autorizzazioni speciali ma rilasciate da altri paesi.
In quel caso sarà necessario dichiarare la vincita presso gli uffici competenti aspettandosi che quel punto venga tassata dallo Stato Italiano. Tieni anche in considerazione che se hai giocato consapevolmente su un sito che non dispone di alcuna licenza potrebbero essere presi provvedimenti legali nei tuoi confronti, o l’intero importo vinto potrebbe essere confiscato.
Riepilogando, il giocatore è tenuto a dichiarare le proprie vincite solo se conseguite su casino online non AAMS. Pertanto è consigliabile giocare solo su casino online sicuri e certificati.
Tassazione vincite casino per consumatori e operatori
Chiaramente questa nuova legge si rivolge non solo al consumatore, che dunque quando effettua un acquisto non può più pagare in contanti superata una certa soglia, ma anche e soprattutto al tipico frequentatore del casinò ( sia terrestre che online) e alla sala da gioco stessa: il primo non può più cambiare chip utilizzando i contanti sopra i 1.000 euro (d’altro canto, anche questo è un ‘acquisto’); il secondo non può più erogare in contanti vincite sopra i 1.000 euro.
Una norma che all’inizio ha creato qualche difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la logistica. Per fare un esempio, in tutti i casinò italiani si svolgono regolarmente tornei di poker il cui buy-in a volte supera i 1.000 euro: i player erano abituati a pagare in contanti, ora non possono più e devono dunque effettuare un bonifico o pagare tramite un assegno, dimostrando di essere in regola al momento dello shuffle up and deal.
Più facile dimostrare le vincite
Questa norma può aver creato qualche grattacapo, può essere stata difficile da digerire per i più abitudinari, ma sicuramente ha avuto anche i suoi contraccolpi positivi. Per esempio, ora è più semplice dimostrare le vincite ottenute al casinò, dal momento che l’assegno o il bonifico lasciano una traccia tangibile.
Il discorso è molto utile, perché le vincite al casinò vengono tassate alla fonte: ciò che resta al vincitore rimane tutto nelle sue tasche, sarà la sala da gioco a prendersi cura di versare le imposte dovute all’Erario. Prima poteva capitare che il Fisco chiedesse lumi su movimenti di denaro sospetti, che magari non erano altro che grosse vincite difficilmente dimostrabili: adesso è sufficiente indicare il bonifico o l’assegno e non si rischia più nulla.
Vincite all’estero e vincite in casa
Una delle questioni più controverse riguarda la vincita di premi in denaro di grosse proporzioni avvenuta sul suolo straniero. L’Unione Europea ha in realtà ripreso più volte l’Italia proprio per la mancanza di opportuni controlli a riguardo.
Mentre infatti non è necessario dichiarare la vittoria presso un casinò italiano in quanto la vincita è già soggetta alle tasse, un discorso diverso si profila per le somme vinte all’estero che dovrebbero essere immediatamente aggiunte nella dichiarazione dei redditi cosi da essere soggette alle imposte.
Questi provvedimenti inoltre servono a tutelare il paese e i cittadini dall’introduzione di denaro di dubbia provenienza, che potrebbe essere riconducibile al mercato del riciclaggio. Inutile dire che questa operazione dovrebbe scaturire dal senso civico del cittadino, ma nel nostro paesi in molti hanno tenuto nascoste le proprie vincite all’estero, con conseguenti multe salatissime una volta smascherati dalla finanza.
Infine sulla questione tasse anche l’UE si è espressa sostenendo gli stati che applicano una forte tassazione sul gioco. La motivazione a detta della Corte è che ridurre eccessivamente o addirittura azzerare la tassazione vincite casinò, potrebbe avere l’effetto di favorire eccessivamente questa attività con i conseguenti rischi di dipendenza che può comportare.
Nuove norme sulla tassazione vincite al gioco
Le norme sulla tassazione degli importi vinti tra casinò online, lotto, Gratta e Vinci e Lotterie Nazionali sono state modificate di recente. Da ottobre 2017 l’aliquota, infatti era passata dal 6 al 12% su tutti gli importi vinti che superano le 500 euro.
In sostanza qualunque vincita inferiore alle 500 euro è esente da ogni tipo di tassa per tutte le scommesse o le vittorie “dal vivo”.
Il gioco online gode invece di leggi più strette in questo senso e infatti le tassazioni partono già da ogni importo vinto che superi le 100 euro. In tutti i casi le tasse vengono già applicate al momento del rilascio, e non vi è l’obbligo di dichiarare le vincite online come parte del proprio reddito. Tra i vari giochi che sono interessati da questa tassazione ci sono vari giochi da casino online, lotto e gratta e vinci con un prelievo (PREU, prelievo erariale unico) che arriva in certi casi al 19%.
Il 2020 porterà invece altre amare novità. Secondo il Decreto Fiscale del 2020 l’aliquota della tassa delle vincite arriverà al 23% e sono previste tassazioni anche per le micro vincite.
A partire da Maggio è previsto una percentuale variabile di tassazione vincite casino, ovvero un prelievo che cambia in base all’ammontare delle vincite stesse.
In particolare:
- del 15% per vincite tra 500 euro e 1.000 euro;
- del 18% per vincite tra 1.000 euro e 10.000 euro;
- del 21% per vincite tra 10.000 euro e 50.000 euro;
- del 23% per vincite tra 50.000 euro e 10 milioni;
- del 25% per vincite oltre i 10 milioni.
Ricordiamo che questo tipo di tassazione vincite casino vale soprattutto per Slot machine online, Slot VLT, Lotteria Nazionale (Lotto e Gratta e Vinci). Tuttavia tale tassazione è destinata ad aumentare ed anche in questo caso è bene tenersi sempre aggiornati e tenere traccia di qualsiasi somma vinta conservando le prove di quanto vinto e quando.